“Dio è comunione d’amore: così ce lo ha rivelato Gesù. E sapete come possiamo fare a ricordarlo? Con il gesto più semplice, che abbiamo imparato da bambini: il segno della croce. Tracciando la croce sul nostro corpo ci ricordiamo quanto Dio ci ha amato, fino a dare la vita per noi; e ripetiamo a noi stessi che il suo amore ci avvolge completamente, dall’alto in basso, da sinistra a destra, come un abbraccio che non ci abbandona mai”. Così Francesco in occasione dell’Angelus, davanti a 20 mila fedeli e pellegrini giunti in San Pietro.

Partecipando a un programma Tv il Papa aveva parlato anche delle apparizioni mariane, distinguendo tra quelle autentiche e quelle non sempre vere e incentrate sulle presunte veggenti. “Le apparizioni mariane? Non cercare lì, perché quello è uno strumento della devozione mariana che non sempre è vero. A volte sono immagini della persona. Ci sono immagini della Madonna che sono vere, ma mai la Madonna ha attirato a sé. A me la Madonna piace vederla così, col dito verso l’alto, che indica Gesù. Quando la devozione mariana è troppo incentrata in se stessa non va bene, sia incentrata sulla Madonna che su chi vede». Lo ha detto papa Francesco rispondendo a una domanda durante l’intervista ad A Sua immagine.

La sala stampa vaticana ha anche annunciato il suo prossimo viaggio in Mongolia, dal 31 agosto al 4 settembre. Lo aveva anticipato lui stesso in diverse occasioni, esprimendo il desiderio di recarsi in questo Paese delle grandi steppe, cerniera tra Russia e Cina, dove i cattolici sono pari al 0,02% e dove lo scorso anno ha creato il primo cardinale, il giovane missionario Giorgio Marengo. Sarà quindi il 43.mo viaggio apostolico internazionale del pontificato.

Al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro, papa Francesco ha affidato alla Vergine, “madre premurosa”, “le popolazioni provate dal flagello della guerra, specialmente la cara e martoriata Ucraina”. Di seguito le parole del Papa prima e dopo l’Angelus.