Elemento essenziale per trovare Dio nel quotidiano è la fede. Infatti, senza fede il quotidiano è solamente “il terribile quotidiano”; con la fede si trasforma in sacramento della presenza di Dio e sacramento della presenza davanti a Dio. I “segni dei tempi”, che dobbiamo decifrare, di solito sono quelli della vita di tutti i giorni.
Dio si serve dei fatti più piccoli della vita per manifestarsi. Dio chiede di incontrarvi lì dove siete, in ciò che fate, nel contesto della vostra esistenza quotidiana.
Non andate a cercare Dio da qualche altra parte. Egli è presente nell’appuntamento del quotidiano. Cercate Dio nella liturgia dei giorni feriali. Cercate Dio nell’ attività apostolica quotidiana, nei servizi che svolgiamo in società, nelle dinamiche di vita fraterna. No, non cercate il Signore nelle stravaganze o nel sensazionale. Cercatelo nella preghiera silenziosa, che tante volte risulta difficile; nei momenti di deserto e di prova, che la vita vi dispensa nelle fatiche dell’apostolato. Lì incontrerete il Signore!
Scommettete sul valore del quotidiano, altrimenti correrete il rischio di vivere ai margini della realtà e di vivere una falsa spiritualità: una spiritualità “senza carne”, senza senso, che prima o poi finisce per lasciare scoperto il vuoto esistenziale su cui poggiava. Cercate lo straordinario nell’ordinario. Date qualità alla vita di ogni giorno tenendo conto della spiritualità che il Beato don Giacomo Alberione ci ha inculcato di vivere tutto il Cristo compreso il Cristo dei trent’anni nascosti a Nazareth.
