
– Come se Gesù volesse dire: non crediate di poter amare i poveri e svolgere efficacemente l’apostolato, senza essere comunità di fede e senza accogliere e sperimentare il mio amore…
– Maria di Betania è il simbolo del cristiano che comprende che se non si lascia amare dal Signore, se la forza della risurrezione di Cristo non lo raggiunge e non lo redime, non sarà mai capace di sperimentare la vita nuova, di perdonare e servire gratuitamente gli altri, annunciare e testimoniare e portare la buona novella agli uomini.
– che significato ha per noi quell’“unguento prezioso versato con amore ai piedi di Gesù”? Consiste nella saggezza di dedicare il tempo migliore o sufficiente ad ascoltare Cristo Maestro Via, Verità, Vita ed Parola ed Eucarestia, a lasciarsi illuminare, trasformare e sperimentare dal suo amore… Anche se attorno a noi c’è gente che non lo fa; solo se “rimaniamo nella sua Parola, saremo veramente suoi discepoli, conosceremo la verità e la verità ci farà veramente liberi“.
Ci si può, spesso, illudere nello svolgere la nostra missione che, imponendosi all’attenzione, avendo un peso sul piano delle realtà umane, facendo parlare di sé… si presti un servizio per la salvezza del regno. E non ci si accorge che nell’ambito del regno di Dio i criteri della grandezza e del successo non servono per valutare ciò che conta o no: i discepoli non devono fare propri i criteri del mondo, inseguendo sogni di grandezza e confondendo la forza del Regno con il fascino del potere.
Spesso pensiamo che questa logica evangelica in auge nella casa del Padre mortifichi troppo la nostra sensibilità, invece si tratta di una grande illuminazione e sapienza, soprattutto quando ci troviamo nella situazione di non poter più svolgere l’attività apostolica con efficienza, e risulta impostante tenere viva la consapevolezza che l’apostolato non è solo il fare, oppure solo nell’attività che dà risultati, ma se vissuto e offerto con fede, tutto è apostolato: anche la malattia, la vecchiaia, la fatica nel “portare con amore i pesi gli uni degli altri”. I nostri padri nella fede e nel carisma ci ricordano continuamente che l’attività apostolica, le nostre comunità non devono lasciarsi tentare da certi successi, ma devono restare sempre umili e semplici: dalla piccolezza e povertà scaturisce la vera potenza (“partire da Betlemme…” – don Alberione, S. Teresina di Gesù Bambino)…