
Il discernimento cristiano è un dono, un’arte, una scienza; e non è facile: richiede esercizio, perché non si tratta tanto di prendere delle decisioni sagge da un punto di vista umano, ma aderire alla volontà di Dio Padre e perciò si richiedono mezzi e atteggiamenti giusti… Discernimento è l’arte di trovare e fare la volontà di Dio nelle situazioni concrete di vita; richiede il desiderio di fare la sua volontà, la conoscenza profonda della vita divina. Per discernere bisogna imparare a conoscere le tattiche di Dio e quelle del nemico; avvertire e conoscere in qualche modo i vari movimenti che avvengono nell’anima: per trattenere il buono e respingere il cattivo…
La fede autentica e l’incontro profondo e vitale con il Signore mi portano alla decisione autentica, cioè a fare scelte significative secondo il Vangelo, anche se spesso sono ad alto costo, perché comportano un elemento di rinuncia, un elemento preferenziale. L’uomo agisce mosso non tanto e non sempre dalla ragione (facciamo tante cose irragionevoli), ma dall’amore, dai desideri. E’ spinto alla decisione dal desiderio profondo di una promessa di felicità che lo alletta. Ciò che più “sente” dentro, lo sappia o no, lo determina.
L’uomo sempre agisce per amore e l’amore è sempre per il bene. Ma si sbaglia nel determinare il bene; per cui c’è, oltre un amore buono, un amore superficiale, che parte dall’egoismo e porta ad esso. Vedrai con chiarezza la differenza tra i due amori nel risultato: il primo dà gioia e il secondo tristezza, perché non mantiene la felicità che promette.
E’ importante imparare a distinguere il piacere apparente dalla gioia, a riconoscere la tristezza che viene da Dio, che ti vuol distogliere dal male, e quella del nemico che ti vuol distogliere dal bene. Arriverai, infine, cosa più difficile, a discernere la gioia autentica, dalle sue velenose contraffazioni. Nel discernimento spirituale sono i sentimenti che si devono distinguere e valutare. Lo Spirito cattivo è padre della menzogna: non si fa scrupoli di imitare la voce di Dio. Dobbiamo imparare a distinguere tra vera e falsa consolazione.
Conoscere la differenza tra gioia autentica e gioia falsa serve per due scopi: se si scopre che è ingannevole, è necessario disprezzarla per non cadere nella trappola di trattenere in te il male credendolo bene”: quante malefatte a fin di bene; è in nome di un dio non vero secondo il Vangelo che, spesso, ci facciamo del male reciprocamente. Se invece scopri che è vera, accoglila e custodiscila anche se non è facile e comporta “croce…