Il Silenzio è mitezza: quando non rispondi alle offese, quando non reclami i tuoi diritti, quando lasci a Dio la difesa del tuo onore.
Il Silenzio è magnanimità: quando non riveli le colpe dei fratelli, quando perdoni senza indagare nel passato quando invece di condannare intercedi.
Il Silenzio è pazienza: quando soffri senza lamentarti quando non cerchi consolazioni fuori di Dio, quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli.
Il Silenzio è umiltà: quando taci per lasciare emergere i fratelli, quando non chiedi plauso e riconoscimenti, quando lasci che il tuo agire possa essere male interpretato, quando dai ad altri il merito e la gloria dell’impresa.
Il Silenzio è fede: quando taci perché è Lui che agisce, quando rinunci alle voci del mondo per stare alla sua presenza, quando non cerchi comprensione perché ti basta essere capito e usato da Lui.
Il Silenzio è saggezza: quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile, quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola imprudente per nuocere e uccidere.
Infine il Silenzio è adorazione: quando abbracci la Croce, senza chiedere il perché nell’intima certezza che questa è l’unica Via giusta…
La testimonianza dell’ormai anziano Patriarca di Costantinopoli Atenagoras è illuminante a questo proposito. Parlando dei poveri in spirito egli afferma che sono coloro che grazie ad una dura lotta interiore sono pervenuti a spogliarsi delle pretese del loro “io” e sanno ricevere di momento in momento la loro esistenza da Dio come una grazia. E prosegue: «Per lottare efficacemente contro il male, bisogna volgere la guerra all’interno, vincere il male in noi stessi. Si tratta della guerra più aspra, quella contro se stesso. Bisogna riuscire a disarmarsi. Io questa guerra l’ho fatta. Per anni e anni. È stata terribile. Ma ora sono disarmato. Non ho più paura di niente, perché “l’amore scaccia la paura”. Sono disarmato della volontà di spuntarla, di giustificarmi alle spese degli altri. Non sono più all’erta, gelosamente aggrappato alle mie ricchezze … Sì, non ho più paura: quando non si possiede più niente, non si ha più paura. “Chi ci separerà dall’amore di Cristo?”».
