Nel giardino del tuo cuore germina ogni seme, sia il prezzemolo che la cicuta: sta a te innaffiare il prezzemolo e strappare la cicuta o viceversa rimanere indifferente, ma ti rovini la vita. Il male non lo vinci né per rimozione né per repressione. Rimozione e repressione rispettivamente ignorano o controllano, ma non risolvono, anzi aggravano il “male”, unico, vero, grande problema dell’uomo. La sua soluzione viene dalla coscientizzazione e dalla dissociazione: la tua intelligenza può prenderne coscienza e la tua volontà è sempre almeno libera di disapprovare il male, anche se non sempre è libera di non farlo.
Ciò a cui acconsenti cresce, anche se è un piccolo seme; ciò da cui dissenti, decresce, fino a perdere le radici, anche se è grande albero. L’esercizio consiste nel prendere coscienza del male: lo senti come male, non vi acconsenti, anzi dissenti da esso e te ne dissoci. Ciò a cui acconsenti è custodito nel tuo cuore; può quindi svilupparsi fino a diventare principio del tuo vivere. Ciò da cui dissenti non fa presa nel tuo cuore; non si sviluppa, come una pianta a cui manca aria…
L’uomo non è libero: è peccatore. L’uomo diventa libero non per natura, ma per grazia soprannaturale. L’uomo può diventare libero, diventando discepolo di Cristo Via, Verità e Vita per fede e con amore… Fare, perciò, strada a Cristo: non farsi strada. La storia della salvezza, della liberazione si colloca continuamente alla confluenza dei due mondi: quello di Dio e quello dell’uomo che entrano in comunione vitale tra loro. Tale comunicazione vitale non avviene per una sorta di pacifica osmosi o di naturale reciprocità, ma richiede il travaglio di una lotta (dinamica del mistero pasquale) che percorre tre stadi o fasi concatenate: CONTINUITA’, DISCONTINUITA’, SUPERAMENTO…
Quattro tipologie fondamentali bibliche che ci aiutano a capire questa dinamica: il Figlio prodigo; il Pozzo di Sicar (la Samaritana); il giovane ricco; Zaccheo…Tutto il mondo dell’uomo deve essere attraversato dal mistero pasquale (morte-risurrezione) per essere trasformato nel mondo di Dio (la realtà del Battesimo e della Consacrazione con tutta la loro portata): cfr. Mt 16, 24-26; Gv 12, 24; 15, 1ss; Rm 8, 1ss; 6, 1-11).
La preghiera è il mezzo universale e indispensabile per avanzare su tutti i fronti nel cammino di santità. “Se vuoi cominciare a possedere la luce di Dio, dice la B. Angela da Foligno, prega; se sei già impegnato nella salita della perfezione e vuoi che questa luce in te aumenti, prega; se vuoi la fede, prega; se vuoi la speranza, prega; se vuoi la carità, prega; se vuoi la povertà, prega; se vuoi l’obbedienza, la castità, l’umiltà, la mansuetudine, la fortezza, prega. Qualunque virtù tu desideri, prega…Quanto più sei tentato, tanto più persevera nella preghiera… La preghiera infatti ti dà luce, ti libera dalle tentazioni, ti fa puro, ti unisce a Dio” [2]. Agostino dice: “Ama e fa ciò che vuoi” [3] ; con altrettanta verità possiamo dire: “Prega e fa ciò che vuoi”.
