Con profonda commozione ho l’onore e la gioia di presiedere quest’ultima sessione del nostro Capitolo generale. Nel mio cuore, e penso anche nel vostro, risuonano in questo momento tante sollecitazioni, sfide, desideri di bene, tanta riconoscenza.
Il nostro Capitolo è stato davvero un’esperienza intensa di condivisione, di celebrazione, di approfondimento delle ricchezze carismatiche che il Signore ha riversato su di noi. Ê stata un’esperienza di benedizione.
Fin dai giorni degli esercizi spirituali abbiamo sentito rivolte a noi le parole del Signore ad Abramo: “Possa tu essere una benedizione”. Attraverso le vicende di Abramo, nostro padre nella fede, siamo state condotte a conoscere il modo di agire di Dio nella storia e discernere la sua volontà. Il dono della benedizione è stato sottolineato anche da sr Anna Caiazza, nell’apertura del Capitolo: «C’è un profondo bisogno di benedizione sul mondo, sull’umanità, e c’è bisogno di benedizione anche su di noi, perché cresca in noi l’audacia per comunicare il vangelo della speranza ed essere negli angoli del mondo benedizione, una benedizione di pace e di mitezza».
Una benedizione sono state le giornate nelle quali abbiamo ripercorso il cammino degli ultimi sei anni. Sr Anna ci ha presentato “il volto bello della nostra congregazione: ricco di colori, di storie diverse, di semi di Vangelo che continuano a germogliare… e le fatiche quotidiane trasformate in offerta, come pane spezzato e condiviso”. Con speranza, ci ha esortate a guardare la “santità della porta accanto” per credere che – anche nei momenti bui – Dio non smette di far nascere qualcosa di nuovo. «Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?» (Is 43,19).
Nelle giornate dedicate alle nostre circoscrizioni, abbiamo contemplato come una benedizione, le diverse iniziative che testimoniano la vivacità e la bellezza delle nostre presenze nel mondo e il tanto bene che compiamo anche in modo talvolta silenzioso.
Sono state benedizione le parole appassionate dei relatori che si sono succeduti e che hanno così ben focalizzato il tema capitolare sollecitandoci a lasciarci spingere dal fuoco dello Spirito per essere noi stesse benedizione per molti.
Una benedizione sono state le giornate spese per delineare, tutte insieme, in stile sinodale, la direzione che desideriamo prendere per il prossimo futuro e le chiamate specifiche alla nostra congregazione in questo momento particolare della storia. Sotto la guida saggia, dolce ma ferma di sr Tiziana Merletti sfp, abbiamo elaborato il documento capitolare individuando la direzione che illuminerà l’itinerario dei prossimi e le relative chiamate o priorità.
Una grandissima benedizione per tutte noi, per tutta la congregazione, è stata l’udienza che ci ha concesso Papa Leone. Ci ha accolte con tanta benevolenza e ha pronunciato per noi parole di profonda unzione spirituale e carismatica. Ci ha invitate soprattutto a guardare in alto e a immergerci dentro.
Guardare in alto perché “è lo Spirito il protagonista della missione, è lo Spirito che ci spinge in avanti moltiplicando i nostri talenti, ristorandoci nelle fatiche, riscaldando i nostri cuori quando si raffredda la gioia del vangelo, illuminando i nostri passi e offrendoci intuizioni creative perché diventiamo capaci di aprire percorsi nuovi per la comunicazione della fede”.
“Immergerci dentro le situazioni… nella storia… per entrare negli abissi dell’umanità ferita e portarvi l’amore del Padre… per abitare la cultura attuale e incarnarci nella vita reale delle persone”. “Ogni mezzo comunicativo – ci ha detto ancora il papa – dev’essere un grembo ospitale per le sofferenze e le speranze delle donne e degli uomini cui siamo inviate”.
Per ogni dono ricevuto in queste giornate, eleviamo al Signore il nostro grazie.
Grazie anzitutto a sr Anna Caiazza per questi anni vissuti, come consigliera e come superiora generale, alla guida della Congregazione. Grazie per la sua sapienza, l’amore a ogni sorella, il suo infaticabile impegno per farsi, come Paolo, «tutta a tutti».
Grazie a sr Clarice, sr Shalimar, sr Anastasia, sr Donna, sr Bruna, sr Micaela, sr Carmen Christi, sr Annamaria per il servizio al governo generale che ora concludono.
Grazie alla Commissione pre-capitolare che ha predisposto ogni cosa per il buon esito di queste giornate.
Grazie alla Facilitatrice sr Tiziana Merletti sfp, che ci ha accompagnate con vera sapienza e competenza.
Grazie ai membri della Commissione centrale e delle varie équipe di redazione e di comunicazione, liturgica e ricreativa, di lettura dei verbali.
Grazie alle traduttrici, che hanno reso possibile la comunicazione tra tutte noi.
Grazie alle moderatrici dei gruppi e alle segretarie.
Grazie alle sorelle che nel silenzio hanno svolto i vari servizi perché il nostro cammino fosse più spedito.
Grazie alle sorelle del Sicom che hanno gestito il sito internet, portando i nostri volti e le nostre voci in ogni angolo del mondo. Grazie a sr Saveria per il suo lavoro silenzioso e veloce anche come infermiera.
Grazie ai fratelli paolini e ai loro collaboratori e collaboratrici, che ci hanno accolto in questa casa e ci hanno fatto respirare un clima di famiglia.
Grazie a tutte le nostre comunità, alla Famiglia Paolina, alle diverse congregazioni claustrali che hanno pregato e ci hanno ottenuto tanta luce.
Grazie alle sorelle anziane e ammalate che hanno molto offerto e pregato per noi.
Grazie a tutte noi, sorelle capitolari, per l’impegno, la serietà, la corresponsabilità, e per quel clima serio, operoso, responsabile che ha caratterizzato ogni fase del Capitolo.
E un grazie dal profondo del cuore alle sorelle che hanno accettato di dividere con me il privilegio di servire la Congregazione nel governo generale.
Protese in avanti
Accogliendo con gioia il motto paolino del “Mi protendo in avanti”, guardiamo ora con l’audacia della fede al cammino che ci attende, un cammino che ha una direzione ben precisa, la direzione emersa dal nostro discernimento capitolare:
Radicate nella Parola che guarisce,
viviamo con gioia la nostra identità Paolina
per essere canali di luce
e benedizione per l’umanità.
Radicate nella Parola che guarisce
Siamo nate per comunicare la Parola ma prima di tutto siamo chiamate a radicarci, immergerci nella Parola, in quella Parola che ci ha generate, ci forma, ci guida, incendia il nostro cuore. Come Paolo, siamo affidate alla Parola per diventare sempre di più “donne della Parola”, “donne dell’alleanza”, apostole che con fede e umiltà si alimentano della Parola, tengono “alta la Parola”, rivestono questa Parola con i colori della bellezza, la sbriciolano perché possa toccare i cuori di tutti e possa portare vita, luce, speranza, pace; possa raggiungere le periferie e le nuove frontiere del pensiero, del dialogo profetico con religioni e cultura.
Apostole della Parola che si impegnano a riaccendere la fede per “parlare le parole di Dio” e comunicare il suo pensiero (cfr. PP, p. 696).
Viviamo con gioia la nostra identità paolina
Un’identità che affonda le radici nell’esperienza dell’apostolo Paolo, nostro Padre. Il Papa ci ha invitate a “guardare all’ardore di san Paolo, alla sua instancabile gioia di annunciare Cristo pur in mezzo alle difficoltà e alle persecuzioni”. Ma ci ha anche esortate a non creare separazioni tra ciò che predichiamo e il nostro quotidiano, a essere fedeli al metodo dell’integralità che affonda le sue radici nel Cristo Maestro Via Verità e Vita. Ê una chiamata a sprigionare le energie del carisma, a renderlo vivo nelle nostre persone per passare poi, ad altre generazioni, la fiaccola profetica che ci è stata consegnata.
Per essere canali di luce e benedizione per l’umanità
Riecheggiano in questa espressione, le parole del Fondatore in Abundantes Divitiae, pronunciate in clima eucaristico: «Di qui voglio illuminare. Cioè che io sono la luce vostra e che mi servirò di voi per illuminare; vi do questa missione e voglio che la compiate… Ognuno pensi che è trasmettitore di luce, altoparlante di Gesù, segretario degli evangelisti, di San Paolo, di San Pietro… E riferendosi a questi canali, sr Simona Brambilla, prefetto del Dicastero per la Vita consacrata e le Società di vita apostolica, ci ha esortate ad avere solide radici, che attingono all’albero dell’Istituto perché attraverso di noi passi quell’energia vitale che giunge ai destinatari.
La direzione che lo Spirito ci ha ispirato, accompagnata dalle diverse chiamate, sarà davvero impegnativa. Ci sentiamo piccole e siamo perciò nell’atteggiamento giusto perché in noi e attraverso di noi si compiano ancora miracoli di grazia, di santità, di apostolato. Ci affidiamo per questo a Maestra Tecla che si è sentita sempre piccola e povera nelle mani di Dio. Don Alberione stesso ci esortava a seguire il cammino tracciato dalla Prima Maestra:
L’Istituto è nel volere di Dio: camminate sulle rotaie stabilite dalla Prima Maestra… Conoscere ancor meglio la Prima Maestra per imitarla; chiedendo lo stesso suo spirito. Vi ha aperto un profondo solco: Dio sarà sempre con voi (CVV 264).
Ê un augurio che terremo caro nel nostro cuore.
Ora ci rimane solo da chiudere ufficialmente questa assemblea capitolare:
Poiché l’assemblea capitolare, con la maggioranza qualificata richiesta, si è espressa per la chiusura di questo Capitolo generale, ho la gioia di dichiarare
ufficialmente chiuso il 12° Capitolo
che abbiamo celebrato secondo le norme stabilite nelle Costituzioni e del Direttorio agli artt. 165-175.
Il Capitolo conclude le proprie funzioni ma per dare inizio a un nuovo cammino, un cammino spirituale di ascolto e di ricerca della volontà di Dio, del quale il protagonista sarà lo Spirito Santo.
Nella fede e nell’amore partiamo da questo Cenacolo per condividere con le sorelle i frutti del nostro lavoro, sentendo particolarmente vere le parole del Fondatore che ci fanno sempre vibrare di commozione: «La Congregazione è nelle nostre mani, che sono buone mani…».
Ci affidiamo a Gesù Maestro, Via Verità e Vita, all’intercessione di Maria Regina degli Apostoli e di san Paolo e seguendo l’esempio del Beato Giacomo Alberione e della Venerabile sr Tecla Merlo, ci impegniamo a vivere con gioia la vocazione delle Figlie di San Paolo, annunciando con coraggio il Vangelo della speranza.
Buon cammino a tutte!
