L’illuminazione-trasfigurazione mistica quando è viva e ben alimentata dall’ascolto profondo della Parola di Dio e dall’Eucarestia ben celebrata e adorata aiuta:
- a superare la tentazione di fare una lettura “ingrata”, “apatica”, “parziale”, “superficiale”, “distorta”, ”insensata” della vita, della vocazione, della missione…
- a prendere coscienza e ad sperimentare in profondità che gli inganni, le scorrettezze (in parole e in azioni) si rivolgono sempre contro chi li fa: prima o poi, in un modo o nell’altro chi non si comporta correttamente, sarà provato e sperimenterà nella sua vita le cattiverie fatte agli altri. O meglio verrà condotto e purificato da Dio: e solo Dio può valutare e discernere in profondità l’esperienza dio illuminazione-trasfigurazione-rinnovamento profondo di vita; è molto difficile per l’uomo valutare e stabilire i tempi e i frutti di quest’opera, della pedagogia salvifica di Dio…
- ad intendere bene, ad integrare i limiti e gli smacchi (anche il peccato) e a trasformali in avvenimenti di salvezza, dando unità e maturità all’esperienza personale di fede (riappropriazione, integrazionee, articolazione):
Riappropriazione: è quel processo mediante il quale la persona è aiutata a riconoscere nella sua storia il cammino che Dio ha fatto per venire incontro alla sua creatura, dando e imparando a dare un significato credente e coerente a tutti i frammenti e avvenimenti del suo esistere;
Integrazione: indica la capacità del soggetto di comporre tra loro delle realtà della vita o aspetti dell’io (anche negativi) che diversamente rischierebbero di contrapporsi o ignorarsi attorno ad un centro, ad un nucleo veritativo che consente di sperimentare unità e pace, nonostante l’esperienza delle fragilità umane:
Articolazione: la fede è un fatto profondamente dinamico, non è qualcosa di immobile, un atto emesso una volta per tutte: fede ricevuta, fede celebrata, fede vissuta, fede compresa, fede condivisa, fede annunciata… La fede è tutte queste sottolineature; se ne manca qualcuna, la fede non solo si indebolisce, ma l’organismo credente diviene monco (schizofrenia della fede: dimensioni staccate l’una dall’altra che non si saldano con la vita e con gli altri).
