Sir 1, 1-14 Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione. 2 Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. 3 Stá unito a lui senza separartene, perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni. 4 Accetta quanto ti capita, sii paziente nelle vicende dolorose, 5 perché con il fuoco si prova l`oro, e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore. 6 Affidati a lui ed egli ti aiuterà; segui la via diritta e spera in lui. 7 Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia; non deviate per non cadere. 8 Voi che temete il Signore, confidate in lui; il vostro salario non verrà meno. 9 Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici, la felicità eterna e la misericordia. 10 Considerate le generazioni passate e riflettete: chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso? O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato? O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato? 11 Perché il Signore è clemente e misericordioso, rimette i peccati e salva al momento della tribolazione. 12 Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti e al peccatore che cammina su due strade! 13 Guai al cuore indolente perché non ha fede; per questo non sarà protetto. 14 Guai a voi che avete perduto la pazienza; che farete quando il Signore verrà a visitarvi?

Pro veritate adversa diligere: cioè bisogna amare la difficoltà e le contrarietà della vita perché la verità e la carità e il bene sono sempre crocifisse. Dare una lettura profonda e integrale (biblico-evangelica) e non superficiale delle prove e fatiche della vita come sapeva fare san Paolo e tutti i santi perché sono segno che il Signore è con noi, che siamo sulla strada giusta, che lo Spirito Santo ci sta formando, che Dio ci ama e ci sta provando come l’oro  nel crogiolo, e quindi stiamo camminando bene, stiamo superando noi stessi…

“ho servito il Signore tra le lacrime e tra le prove…” (At, 20,19)

  • Dato che siamo nell’era dei computer con programmi così perfetti che danno all’uomo la possibilità di realizzare tante cose senza fatica e sforzo, siamo tentati di pensare che ogni qual volta dobbiamo faticare per raggiungere altri obiettivi qualcosa non vada bene e siamo portati ad abbandonare l’impegno… Mentre per la maturazione personale, per la sequela di Cristo, per svolgere bene il servizio apostolico si richiede tanta ascesi, sobrietà, perseveranza, fatica e disciplina. Le leggi e le categorie necessarie nel campo spirituale, per la crescita umano-cristiano-paolina sono diverse e molto più complesse di quelle richieste nella tecnica e nell’industria…
  • Siamo invitati a non vergognarsi del Vangelo, a non comportarci da nemici della “croce” di Cristo, a riscoprire la spiritualità dell’oblazione, della “povertà paolina” della fatica che dobbiamo saper mettere per riuscire a collaborare con tutti e a far prevalere il bene comune, a tenere vivo lo zelo per la missione paolina rinunciando ai nostri interessi e tornaconti e simpatie personali anche se ognuno deve pagare moltissimo in sacrifici e tribolazioni sperimentando comunque anche vera gioia e pace…